Come avere una struttura sanitaria al passo con i tempi?
Il nostro universo, mondo, condominio, vicino di casa sono governati da un principio comune che li abbraccia e li unisce: il principio fondamentale di Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”; questa legge è inevitabile, non solo nel mondo scientifico ma anche nella vita di tutti i giorni.
Cosa dovrebbe c’entrare questo con la nostra personale riuscita?
Bè è molto semplice… La caratteristica fondamentale per aver successo è il cambiamento, il sapere adattarsi: immaginereste mai un individuo che per parlare con la fidanzata va ad inserire un gettone alla cabina telefonica? Qualcuno che va in tabaccheria a fare un Fax per spedire un documento? Scrivere un referto con la macchina da scrivere? Impensabile.
Questi sono esempi estremi e alquanto stupidi ma… riflettete un momento, erano impensabili vent’anni fa? O trenta? In quei tempi c’erano già persone che utilizzavano strumenti evoluti che surclassarono la concorrenza grazie alla loro propensione all’adattarsi, a tendere all’avanguardia, ad abbracciare il cambiamento.
Tutto questo sta succedendo anche ora, ci siamo dentro fino al collo… Ce ne stiamo davvero rendendo conto?
Molti genitori non riescono a stare al passo con la tecnologia che utilizzano i loro bambini di cinque anni! Molti non sanno utilizzare un’email, molti non sanno cosa sia un drone o un Ipad…
Oggi più che mai bisogna adattarsi o ci si ritrova fuori mercato in un istante.
Come avere una struttura sanitaria al passo con i tempi, che si adatti, che possa evolversi con il variare del mercato?
Ci sono molti possibili campi d’investimento per modificarsi: lavorare più a contatto con assicurazioni, trovare accordi con società sportive, ampliare le branche sanitarie gestite, investire su macchinari all’avanguardia, costruire una piscina ecc. ecc. ma, prima di tutto questo, bisogna prepararsi al cambiamento, creare le fondamenta.
Le basi su cui noi costruiremo devono essere solide, la struttura logistico/amministrativa leggera, dinamica che permetta un cambio di direzione a 360 gradi.
Ecco tre aspetti fondamentali da considerare per preparare il proprio centro al cambiamento.
1. Chiarezza e focus
È necessario avere una strada precisa da percorrere, non intrappoliamoci nella “ruota del criceto”, fate in modo di avere la massima resa con il minimo sforzo ed evitate distrazioni inutili: se nel vostro centro avete ancora tonnellate di carta per fatture, referti, firme, sparse ovunque correte ai ripari, tutto ciò non vi aiuterà ad avere una visione chiara; se avete problemi di confusione nella parte della presa dell’appuntamento, della fatturazione o della gestione del paziente correte ai ripari, nemmeno questo vi aiuterà, digitalizzatevi, toglierete un sacco di scocciature e guadagnerete tempo.
2. Mantenete un registro del centro
Una delle cose più difficili quando si vuole risolvere un problema è RENDERSI CONTO DI AVERE UN PROBLEMA, vi capita mai che un amico avanzi un’osservazione su di voi in cui non vi trovate per niente? Questo è più che naturale, per questo serve una prospettiva esterna che valuti i dati emessi dalla vostra struttura.
Come fate a capire dove migliorare se non tenete un registro? Ogni anno, prendetevi un momento per analizzare il vostro centro: quante tecar e tens ho fatto quest’anno? In che periodo? Quante visite di controllo?In che periodo? Quale attività è andata di più nei mesi estivi? Ecc. ecc.
Voi siete la risorsa necessaria per modificarvi, imparate a conoscervi, ad analizzare i vostri pregi e difetti: se non avete un gestionale sanitario che permetta un’analisi accurata dei dati, sappiate che state perdendo anni e anni di informazioni per migliorare, rischierete di brancolare nel buio. Quali sono le necessità, i bisogni, le disponibilità dei vostri pazienti? Toglietevi la benda dagli occhi: analizzate i vostri dati con tabelle e grafici, vedeteci chiaro.
3. Parola d’ordine: prospettiva futura
Sapere dove si sta andando e avere una prospettiva dei prossimi cinque anni influenzerà le decisioni del vostro presente: vi iscrivereste mai alla facoltà di Ingegneria se il vostro obiettivo è fare il pasticciere? Se la risposta è sì, il problema non è la facoltà che sceglierete ma l’aver sbattuto la testa su uno stipite anni e anni or sono.
Munitevi di strumenti di qualità che abbraccino la vostra visione, non saranno mai soldi mal spesi, non fatevi limitare. Pensate ai prossimi cinque anni: a livello di amministrazione e logistica, il vostro centro supporterebbe l’ingresso di dieci/venti nuovi collaboratori? Di un’altra sede? Potrebbe lavorare con assicurazioni o attività sportive? Magari sì, avendo gli strumenti adatti…
È solo grazie ad analisi accurate dei vostri processi interni che sarà possibile gestire le dinamiche che gravitano intorno alla vostra struttura.
Preparate le vostre basi rispetto alla vostra visione, non limitatevi per carenza di strumentazione.
Il grattacielo più alto è quello che ha le fondamenta più solide: partite dal basso, partite dalla gestione del vostro centro.
Andrea Spatocco
Vettore Rinascimento Srl