La ricetta medica, quella rosa e bianca rilasciata dai medici è diventata digitale, si parla di ricetta dematerializzata, vediamo la sua evoluzione.
Se vogliamo partire con nozioni storiche dagli arbori della Ricetta, possiamo iniziare col dire che nel lontano Medioevo nasceva questo documento come un foglio di istruzioni con la descrizione dei procedimenti, per curare disturbi, malattie e dolori.
Queste pergamene contenevano annotazioni con nozioni di medicina, botanica, alchimia e persino magia, con le prescrizioni su come applicare le foglie di mandragola o dove posizionare una sanguisuga.
Ma storia e ironia a parte preferisco concentrarmi sui giorni nostri e sulle innovazioni del presente, nell’era digitale.
Come funziona la prescrizione del medico?
Oggi la Ricetta medica del Servizio sanitario nazionale italiano è un documento rilasciato da un medico dipendente del SSN o convenzionato con esso. Questo foglie è consegnato al paziente per l’acquisto di farmaci ai sensi di legge. Tale prescrizione medica permette alle farmacie di erogare i farmaci nelle dosi e nei limiti prescritti dal medico.
Dal 1º marzo 2016 è stato introdotto un importante cambiamento, verso un mondo sempre più digitale, la ricetta medico può essere emessa anche in formato elettronico.
Dall’anno scorso dunque questa documentazione può essere erogata in formato digitale, definita con il termine ricetta dematerializzata, per la sola prescrizione dei farmaci inclusi nei livelli essenziali di assistenza.
Che cos’è la ricetta dematerializzata?
Con la ricetta dematerializzata il medico non compila più la ricetta rossa, ma inserisce una richiesta da un software gestionale con numero identificativo, i dati del paziente, il farmaco o l’esame prescritto ed eventuali esenzioni.
In questo modo la prescrizione è registrata nei database, accessibili da tutte le farmacie, diverso dalle ricette cartacee che hanno validità regionale, fuori dalla propria regione il cittadino che necessita di un farmaco deve pagarlo interamente, altrimenti deve rivolgersi alla guardia medica per una richiesta di compilazione di ricetta valida in quella regione. Il paziente riceverà un promemoria cartaceo da consegnare in farmacia.
Cosa succederà nel prossimo futuro?
La ricetta elettronica entro dicembre 2017 sarà estesa anche ai piani terapeutici, quindi per farmaci di costo più elevato per la cura di patologie recidive o che richiedono un percorso curativo specialistico.
Per il futuro, a partire dal 2018, in tutta Italia il medico potrà fare soltanto prescrizioni in formato elettronico (farmaco, accertamenti o visite), e il promemoria cartaceo da consegnare al bancone della farmacia sparirà. Questo è quanto: la vecchia ricetta va in pensione e cede il passo a tablet e computer. Quali vantaggi?
L’adozione di una procedura elettronica per la prescrizione dei farmaci da parte dei medici autorizzati prevede l’invio in forma telematica da parte del medico prescrittore al Sistema di Accoglienza Centrale del Ministero dell’Economia dei dati relativi all’assistito.
Il cittadino si dovrà recare dal medico o dal farmacista con la tessera sanitaria, e il medico prescrittore carica la ricetta elettronica direttamente nel chip del tesserino.
Nulla cambia con la ricetta elettronica, come avveniva in passato con la ricetta in formato cartaceo i cittadini potranno ritirare il farmaco presso qualsiasi farmacia del territorio nazionale, anche fuori dalla regione di residenza.
Quello che sarà migliorato, grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie potranno applicare il ticket e le esenzioni della regione di residenza dell’assistito. Dunque se il cittadino si reca alla farmacia fuori dalla regione di residenza, questa non applicherà più ticket e regole di esenzione della regione stessa. Starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi.
Tra i vantaggi principali anche il risparmio sulla stampa o distribuzione delle vecchie ricette rosa e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari.
Uno strumento utile per il Poliambulatorio
Con Vettore.Medical è possibile emettere la ricetta dematerializzata direttamente dal tuo software gestionale e nella parte di refertazione e cartella clinica è possibile accedere ad un database con l’elenco dei farmaci con informazioni e la documentazione necessarie.
I dottori, per effettuare una prescrizione, si connetteranno al proprio pc a Vettore.Medical, nella parte di refertazione compilando la ricetta sullo schermo e scegliendo i medicinali da un elenco dedicato.
Un numero di ricetta elettronica sarà associato al codice fiscale, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni.
Il sistema stampa quindi il promemoria, con il quale è possibile andare in farmacia a ritirare i medicinali.
Con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul piccolo foglio A5, il farmacista recupera la prescrizione direttamente on-line e consegna i farmaci prescritti.
Questa sarà un’importante innovazione digitale in campo medico, aspettiamo di vedere i risultati.
Elena Rizzoli
Vettore Medical